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Sono solo canzonette? No!

battisti

Il musicologo Franco Fabbri, nel 2001, nell’enciclopedia della Musica Einaudi, Il Novecento, lo spiega assai bene. In ogni cultura, epoca, ambiente, esiste una forma musicale ripetitiva, di certa brevità, con un momento “memorabile” (ritornello, refrain, chorus che dir si voglia) che riesce a innestarsi nella memoria individuale e collettiva in modo indelebile. Emblema della popular music e antitesi della musica colta, la canzone cos’è?

Quintetto per pianoforte e fiati in Mi bemolle maggiore, K 452 - Wolfgang Amadeus Mozart

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Il genio di Salisburgo scrisse tre capolavori di immane bellezza a distanza ravvicinata tra marzo e aprile del 1784, all’età di soli 28 anni. Tra questi, il Quintetto K452 si incastona «gemma fra le gemme», nella serie di Concerti Viennesi per pianoforte (K451 e K453), con i quali mantiene un rapporto di parentela stilistica

Danse Macabre op. 40 - Camille Saint-Saëns

danza macabra

Il tema della danza macabra è di origine tardomedievale: rappresenta una danza grottesca tra uomini e scheletri ed è una sorta di memento mori.

Trio in Si maggiore op.8 n.1, Johannes Brahms

Brahms

«Non puoi immaginare con quale fanciullaggine ho trascorso i bei giorni estivi»

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