Concerto Tetraktys: il Novecento in Italia

CONCERTO ANNULLATO

Siamo spiacenti di comunicare che il Concerto Tetraktys del 21 aprile al Teatro Faraggiana è stato annullato.

Chi avesse già acquistato i biglietti può rivolgersi al teatro per il rimborso.

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21 Aprile

Teatro Faraggiana 
Ore 21

Iri da Iri Ensemble

Marco Sorge, clarinetto
Alessandra Aitini, flauto
Francesca Alleva, oboe
Elena Brunello, pianoforte
Riccardo Bisatti, pianoforte
Federica Mancini, arpa
Anna Molinari, violino
Tina Vercellino, violino
Giorgia Lenzo, viola
Lucia Molinari, violoncello
Jose Guillermo Arevalos, contrabbasso

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Programma

Maurice Ravel - Introduzione e Allegro

Luigi Dallapiccola - Piccola musica notturna

Alfredo Casella - Siciliana e Burlesca, op. 23b 

Busoni - Berceuse élégiaque, op. 42 (arr. Erwin Stein)

Claude Debussy - Prélude à l'après-midi d'un faune (arr. Benno Sachs/ Arnold Schoenberg)

Scopri il programma

Tetraktys evoca una delle caratteristiche di questo programma: gli organici strumentali che si susseguono a geometrie variabili.
Simbolo del teorema pitagorico, la figura indicava la successione aritmetica dei primi quattro numeri naturali, un “quartetto” che geometricamente “si poteva disporre nella forma di un triangolo equilatero di lato quattro”.

Nell'ambito della riflessione volta ad una ricerca musicale che tenga conto di grandi compositori italiani del Novecento, con respiro internazionale, l'attenzione non poteva che soffermarsi sul compositore istriano, attivo poi a Firenze, Luigi Dallapiccola.

Attorno a Dallapiccola, musicista di frontiera, è possibile ricostruire uno dei percorsi principali e più luminosi della musica del Novecento.
Si parte dai compositori del primo Novecento francese, Ravel e Debussy, ai quali Dallapiccola si ispirò e studiò durante gli anni Venti, prima di arrivare alla svolta che ebbe all'ascolto del “Pierrot Lunaire” di Arnold Schoenberg.

Il giovane Dallapiccola mostrò subito interesse e ammirazione per i francesi, ma seguendo l'ispirazione di alcuni compositori italiani della fine dell'Ottocento (tra i quali ricordiamo Alfredo Casella, Ottorino Respighi, Gian Francesco Malipiero e Ildebrando Pizzetti) cercò di reagire con spirito innovativo al momento storico che identificava l'Italia come “Il Paese del Melodramma”.
Dallapiccola contribuì infatti elevando la musica italiana sul piano culturale, rinnovandola e aprendola alla civiltà musicale europea.

Prima ancora di compiere il passo decisivo e definitivo dell'adozione della dodecafonia come base del comporre, Dallapiccola fu attratto in modo singolare dalle voci più disparate e solitarie della musica europea. In Ferruccio Busoni, anch'egli figlio inquieto della civiltà mitteleuropea, egli individuò il modello ideale della ricerca illimitata e di un fondamentale e lieto ottimismo.

Luigi Dallapiccola si è infatti dimostrato, accanto al coetaneo Goffredo Petrassi, non soltanto uno dei maggiori compositori italiani del Novecento, ma anche una figura di spicco della musica europea.
Porre l'accento sulla vocazione europea di Dallapiccola significa anzitutto riconoscere in lui un modello di apertura mentale e di determinazione artistica nei percorsi accidentati e nelle eclettiche vicende della nostra epoca.
In secondo luogo significa inquadrare la sua evoluzione nella progressiva conquista di prospettive che, partendo da solide radici culturali e umanistiche, ampliarono gli orizzonti della musica italiana e indicarono la via alle nuove generazioni di compositori, tra cui emergono Luciano Berio, Luigi Nono e Silvano Bussotti. 

Conosci gli artisti

Il neonato collettivo musicale novarese “Iri da Iri” trae il suo nome da un verso dantesco e richiama le tecniche di simmetrie melodiche e inversioni riflesse frequenti nella tecnica dodecafonica del compositore istriano Luigi Dallapiccola.

Il gruppo cameristico a geometrie di organico variabile è costituito da giovani musicisti specializzati in ambito internazionale e si propone di coinvolgere un pubblico ampio, curioso di conoscere e approfondire i labirinti scavati nelle reti storiche della musica e della società.

Uno dei primi obiettivi del collettivo è costruire relazioni fra alcune opere “monumento” del repertorio musicale ed altre che ad esse sono in qualche modo legate tramite linee di pensiero stilistico. Oltre ad approfondire, studiare ed eseguire capolavori della musica da camera per ensemble misto, l’ensemble si propone di riscoprire il repertorio di compositori italiani del Novecento che, con sguardo lungimirante e profondo, guardavano ai fenomeni musicali europei con acuta sensibilità e attenzione. A questi compositori pionieri si deve il merito di aver agganciato il nostro Paese a uno sviluppo artistico internazionale pur affermando le tradizioni della civiltà musicale italiana.

La proposta è quella di accompagnare il pubblico in un percorso caratterizzato dalla commistione tra musica e parole per scoprire insieme e dare risalto ai nessi culturali, stilistici e poetici dei brani proposti.

Ne la profonda e chiara sussistenza
de l’alto lume parvermi tre giri
di tre colori e d’una contenenza;

e l’un da l’altro come iri da iri
parea reflesso, e ’l terzo parea foco
che quinci e quindi igualmente si spiri.

[Dante, Paradiso, XXXIII]

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