Alice, la pianista di Terezin

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Venerdì 26 Gennaio 2024 ore 21

Teatro Faraggiana

Alice, la pianista di Terezin
Spettacolo a cura di EquiVoci Musicali

Alice Baccalini, pianoforte
Rachel O'Brien, canto
Elda Olivieri, voce recitante
Andrea Zaniboni, testi e drammaturgia

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Per la giornata della memoria delle vittime dell'Olocausto, del fascismo e del nazismo, EquiVoci Musicali ci racconterà la storia di Alice Herz-Sommer, pianista ebrea sopravvissuta all'orrore del lager grazie alla musica.
Morta all'età di 111 anni nel 2014, Alice è stata una grande testimone del nostro tempo oltre che una straordinaria artista.

Lo spettacolo alterna brani di Beethoven, Chopin, Schubert, Liszt e altri compositori da lei amati, al racconto della sua incredibile vita: dall'infanzia a Praga, alle persecuzioni, fino alla guerra, alla deportazione con il marito e il figlio di soli 7 anni a Terezin, dove grazie alla musica trovò la salvezza.

"La musica ci ha salvato la vita e con la nostra musica noi abbiamo salvato delle vite. Mentre suonavo pensavo: se adesso Hitler fosse tra il pubblico, forse non penserebbe allo sterminio."

Alice Herz-Sommer (Praga 1903 – Praga 2014)
“Che cosa mi ha fatto sopravvivere? Il mio carattere. Il mio ottimismo e la mia disciplina. Puntualmente, ogni giorno alle dieci, io siedo al pianoforte. Tutto è in ordine intorno a me. Per 30 anni ho mangiato le stesse cose, pesce o pollo. Una buona minestra, e questo è tutto. Non bevo, né tè, né caffè, né alcol. Solo acqua calda”. Così Alice Herz-Sommer, che ci ha lasciato nel 2014 all'età di 111 anni (è nata il 26 novembre 1903), spiegava il segreto della sua longevità ai giornalisti.
La faceva troppo facile, ovvio. Perché questa straordinaria musicista non ha solo vinto il tempo. Ha anche attraversato indenne le più grandi tragedie del nostro secolo.
Benché il suo destino sia stato così profondamente legato al fatto di essere ebrea, la pianista ha dichiarato più volte con la sua solita, orgogliosa ironia di appartenere prima di tutto alla musica.
Beethoven è sempre stato il suo grande amore: “Ė un miracolo. Beethoven è la mia religione. Sono ebrea, con Beethoven come religione. Beethoven è un lottatore. Mi ha dato la fede per vivere e per continuare a ripetermi: la vita è meravigliosa e degna di essere vissuta, perfino quando è dura”.

https://www.youtube.com/watch?v=PpYP7GZl5NU&t=60s

https://www.youtube.com/watch?v=vgN0Pqrlb8U&t=194s


Info:
www.teatrofaraggiana.it
0321 1581721
Biglietti:
http://bit.ly/GiornatadellaMemoria_2024

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