Concerto grosso fatto per la Notte di Natale

Il Concerto grosso in sol minore op. 6 n. 8 "fatto per la notte di Natale" di Arcangelo Corelli richiama alla mente atmosfere festive. 

Il Concerto grosso in sol minore, op. 6, n. 8 fatto per la notte di Natale è l’ottavo dei dodici concerti grossi composti da Arcangelo Corelli e pubblicati postumi nel 1714. Arcangelo Corelli, nato a Fusignano nel 1653 e morto a Roma nel 1713, fu uno dei più importanti compositori del periodo barocco e sviluppò notevolmente la forma musicale del Concerto Grosso. Tra le sue composizioni troviamo una raccolta di 12 concerti grossi di cui otto da chiesa e quattro da camera. Tra quelli da chiesa, il n. 8 è stato composto per Natale. Il frontespizio del manoscritto reca l’iscrizione «fatto per la Notte di Natale». Venne composto nell’ultimo decennio del XVII secolo ed eseguito in occasione della tradizionale cantata della notte di Natale nel Palazzo Apostolico Vaticano alla presenza del pontefice nel 1690. Prima pagina del Concerto grosso fatto per la notte di Natale Il Concerto di Natale è scritto nella classica forma lento-veloce-lento-veloce della sonata da chiesa; in diversi punti però Corelli trasgredisce le regole: il Grave iniziale è preceduto da sei battute di fuoco di Vivace . Il secondo movimento Allegro è in forma binaria ed è costituito da ritmi sfalsati, sospensioni e imitazioni.  Il terzo movimento, Adagio , ha un episodio centrale Allegro in cui i violini esplodono improvvisamente in un rapido cambio di tempo in una serie di ribattuti per tornare poi al tempo Adagio . Il quarto movimento, il Vivace che normalmente costituisce il finale, è molto breve per dare spazio ad un ulteriore movimento il cui corpo è un Allegro il cui vero cuore è la Pastorale , quella più famosa di tutta la musica di Corelli. La Pastorale evoca idealmente i suoni dei pastori del presepio, è caratterizzata da un andamento in terzine in tempo 12/8 e da momentanee oscillazioni tra tonalità maggiore e minore. Questa serena Pastorale ha la stessa natura di quella che si incontra nei movimenti del Messia di Handel o nell’ Oratorio di Natale di Bach.  L’organico del Concerto di Natale è quello tipico dei concerti grossi corelliani in cui è previsto un concertino formato da due violini e violoncello e un “concerto grosso” a quattro parti (due violini, viola e basso continuo) che possono essere raddoppiati ad libitum.

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