armonia macrocosmica

Andreas Cellarius – Harmonia macrocosmica seu atlas universalis et novus, totius universi creati cosmographiam generalem, et novam exhibens. III Lasta – Orbium Planetarum Terram Complectentium Scenographia

armonia macrocosmica

Armonia, termine antico quanto il pensiero filosofico, è termine chiave della comprensione musicale. Indica ordine degli elementi, concordia dei suoni, equilibrio di tutte le componenti. In musica l’armonia è la disciplina che studia l’eterna questione del moto e della quiete dei suoni. Il concetto di Armonia contiene in sé, inoltre, il segreto di come, nell’ascolto, si produce il senso del Tempo e dello Spazio. Esiste dunque una forma di proportio fra l’armonia del cosmo e l’armonia musicale. Questo ci porta a contemplare il celebre Canone di Pachelbel come fosse la miniatura sonora dell’”armonia delle sfere”.

Il preludio in do maggiore dal Clavicembalo Ben Temperato di Johann Sebastian Bach è un punto di riferimento per l’osservazione del moto armonico. Il movimento ciclico che osserviamo, battuta per battuta, porta l’ascoltatore a percepire i sottili movimenti di allontanamento e avvicinamento ai punti di riposo.

https://www.youtube.com/watch?v=uRa6MyZWX-8

Tempo

La circolarità del moto armonico produce il senso di un tempo circolare e direzionato.

«L'ascolto profondo permette a noi di trascendere il tempo che il brano occupa per entrare nel tempo che esso evoca». (Kramer, Jonathan D.)

La musica, attraverso il movimento armonico, produce nell’ascoltatore un’esperienza del tempo.

“Dar forma a una durata è l’esigenza della bellezza, ma è anche quella della memoria. Ciò che è informe è inafferrabile, non memorizzabile. C’è un legame segreto fra lentezza e memoria, fra velocità e oblio. Prendiamo una situazione delle più banali: un uomo cammina per la strada. A un tratto cerca di ricordare qualcosa che però gli sfugge. Allora, istintivamente, rallenta il passo. Chi invece vuole dimenticare un evento penoso appena vissuto accelera inconsapevolmente la sua andatura, come per allontanarsi da qualcosa che sente ancora troppo vicino a sé nel tempo.
Nella matematica esistenziale questa esperienza assume la forma di due equazioni elementari: il grado di lentezza è direttamente proporzionale all’intensità della memoria; il grado di velocità è direttamente proporzionale all’intensità dell’oblio ... Da tale equazione si possono dedurre diversi corollari, per esempio il seguente: la nostra epoca si abbandona al demone della velocità ed è per questo motivo che dimentica tanto facilmente se stessa. Ma io preferisco rovesciare questa affermazione: la nostra la nostra epoca è ossessionata dal desiderio di dimenticare, ed è per realizzare tale desiderio che si abbandona al demone della velocità; se accelera il passo è perché vuol farci capire che ormai non aspira più ad essere ricordata; che è stanca di se stessa; che vuole fermare la fiammella della memoria.
(Kundera, la Lentezza)

L’elasticità della percezione del tempo è dunque fortemente condizionata dalla natura della musica che ascoltiamo. Durante l’ascolto, il nostro senso del tempo può essere condotto all’ordine apollineo o al caos dionisiaco:

«… bisogna essere grati a un pó di musica … un piccolo diversivo. Empie decentemente alcune orette, le suddivide … le riempie, sicché qualcosa valgono … Vede, uno di questi pezzi senza pretese, dura, mettiamo, sette minuti, vero? Ora essi sono a sé stanti, hanno un principio e una fine, si staccano dal resto e non devono affondare, dirò così, inavvertiti nel solito trantran. Oltre a ciò sono a loro volta suddivisi nelle frasi del pezzo, e queste in battute, sicché avviene sempre qualcosa e ogni istante assume un certo significato che possiamo seguire, mentre di solito… Non so se mi sono…»
«Bravo!» esclamò Settembrini. … «Lei ha indicato benissimo un lato indubbiamente morale della musica, il fatto di conferire - mediante una misurazione viva e peculiare - presenza, spirito e preziosità al fluire del tempo. La musica sveglia il tempo, la musica sveglia noi al più raffinato godimento del tempo, e in quanto sveglia è morale. Morale è l'arte in quanto sveglia. Ma se invece fa il contrario? se stordisce, se addormenta, se reagisce all'attività e al progresso? Anche questo può fare la musica, conosce benissimo l'effetto dei narcotici.
Effetto diabolico, signori miei! Il narcotico è roba del demonio, perché produce stordimento, immobilità, inerzia, servile ristagno… La musica, signori, mi lascia perplesso. Sono convinto che è di natura ambigua. Non vado troppo oltre se la dichiaro politicamente sospetta».
(Thomas Mann, La Montagna Incantata).

Durante un ascolto musicale elaboriamo, attraverso la memoria, una serie di relazioni tra temi e motivi e questa elaborazione dà il senso della forma musicale e della natura del Tempo in essa evocato. La musica sospende il tempo ordinario e offre se stessa come diversa esperienza del Tempo. Durante un ascolto profondo usciamo dal tempo che il brano occupa per entrare nel tempo che il brano evoca.

Ma la musica costruisce anche il senso dello Spazio. Come? Anzitutto imitando un fenomeno naturale, la eco. L’inseguirsi delle voci, a canone, crea una illusione prospettica che dà luogo alla rappresentazione di uno spazio virtuale. Dunque, oltre ad un Tempo evocato dai movimenti armonici, la musica produce uno Spazio di rappresentazione abitato da voci che si corrispondono a distanza.

Nel Canone di Pahelbel osserviamo la circolarità regolare del giro armonico del basso continuo e il regolare inseguirsi delle tre voci cantate dai tre strumenti ad arco:

Qui è possibile seguire, passo passo, la partitura del celebre brano:
https://www.youtube.com/watch?v=Bm3JNk7pdzk (video score)

Qui una pregiata esecuzione:
https://www.youtube.com/watch?v=JvNQLJ1_HQ0 (buona esecuzione)

Una costruzione di mirabile ingegneria compositiva è la Passacaglia in do minore per organo di Bach. In questa composizione, il canto ostinato del basso alimenta variazioni e disegni nelle voci superiori. Quando le variazioni cessano, ha inizio una grande fuga sul medesimo canto del basso:

Bach, passacaglia per organo:
Video-partitura https://www.youtube.com/watch?v=Ie52xH8V2L4

Pregiata esecuzione:
https://www.youtube.com/watch?v=I8A4vyLvO4M organista

Altro esempio di composizione su giro armonico ripetuto circolarmente: L “Folies d’espagne” di Marin Marais

Marin Marais - Folies D'Espagne, 32 Variations on La Folia video score:
https://www.youtube.com/watch?v=sGvzZddwmKU
video con viola da gamba:
https://www.youtube.com/watch?v=_xI3Wn3zqK8

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